M E (A) L S






Invisibili come i grilli di notte
2022
Clorofilla, tubo di gomma, alcool etilico, pompa idraulica, “lu tragne” (secchio zincato), luce di Wood, traccia audio
Dimensioni variabili secondo ambiente

Cromatografie, 22 carte da acquerello, 23x7 cm ognuna




[..]Nel contesto di Guilmi, coronato dagli Appennini, ME(A)LS si sofferma sull’ecosistema circostante e in particolare sulle specie vegetali. Tra le numerose varietà presenti nel territorio abruzzese, la scelta ricade su tutte quelle piante spontanee che crescono all’interno del borgo: dal vetriolo che sbuca dai muri, alla saeppola che fa capolino dai vecchi gradini, fino all’acetosella che cresce dalla pavimentazione in pietra. Interazioni cromoempatiche propone, quindi, di valorizzare alcune delle piante tipicamente note come erbacce, spesso ignorate, calpestate ed eliminate a causa del loro carattere infestante. Le oltre venti varietà, rintracciate nel centro storico di Guilmi, sono state immerse in una soluzione alcolica con lo scopo di estrarre la clorofilla, linfa vitale delle piante.
Interazioni cromoempatiche, dunque, vuole raccogliere, catalogare e mostrare le specie vegetali autoctone. L’installazione Invisibili come i grilli di notte, opera cardine della mostra, è dislocata nelle tre stanze del primo piano dell’appartamento di GuilmiArtProject in via Italia 30, e ricorda un apparato circolatorio.
Il vaso sanguigno che lo compone, all’interno del quale scorre la linfa vegetale, si propone come un cuore pulsante, esposto nello stesso centro storico. Il titolo dell’installazione rimanda a un’analogia tra i grilli e gli abitanti di Guilmi: un borgo in parte popolato e in parte fantasma, spesso invisibile rispetto ai grandi centri dell’arte, dove gli abitanti, come i piccoli insetti nella notte, si fanno sentire portando avanti il proprio canto, rendendo visibile l’invisibile.
Nella stanza centrale, il pubblico è invitato a entrare nell’atmosfera immersiva restituita dalla luce di Wood, attraverso la quale l’originario verde diventa rosso, andando a svelare la reattività del composto e la sua capacità di mutare.
Nella galleria La Pitech è invece esposto l’Archivio spontaneo, formato dalle cromatografie ottenute grazie alla reazione della clorofilla con un eluente. Le carte esposte a parete, che riportano alla tradizione secolare dell’acquerello e mostrano le differenti sfumature di verde, saranno successivamente sistemate all’interno dell’Erbario, un catalogo dei vegetali autoctoni.

Martina Pappalardo

Photo credits: Martina Pappalardo





Installazione site-specific allestita presso Galleria La Pitech, Guilmi (CH),
durante la residenza “Interazioni Cromoempatiche”
a cura di Martina Pappalardo