M E (A) L S






Untitled (Credi negli alieni?)
2023
Stampa inkjet su carta Fabriano artistic 640g
40x40 cm





Untitled (credi negli alieni?) è una conversazione curiosa avuta con un modello linguistico testuale pre-addestrato.

Tre domande:

Tu vedi quello che vedo io?
Tu provi quello che provo io?
Credi negli alieni?

In tutte e tre le risposte date, il modello linguistico testuale ribadisce la sua incapacità di:

Percepire immagini o ambienti
Percepire emozioni o sensazioni fisiche
Avere credenze o coscienza

Lo sviluppo delle nanotecnologie e la digitalizzazione della realtà sono due fra gli ambiti che mostrano in modo eminente come lo sviluppo tecnologico ha rotto il confine culturale che marcava la differenza tra uomo e macchina.
Questo fenomeno è detto Blurring, una sfocatura che rende tutto più indistinto e caratterizzato da una certa confusione. Se in prima battuta l’ interazione-integrazione tra uomo e macchine mostra un’incredibile e insospettabile gamma di potenzialità, lo sfocamento, il blurring mette in discussione il concetto di identità personale.
Percepire immagini e ambienti visivamente, emozioni e sensazioni, avere credenze e coscienza sono aspetti che caratterizzano la mente umana.
Viviamo in simbiosi, interagiamo e dialoghiamo agevolmente con le macchine, quotidianamente.
Esiste, quindi, una linea di demarcazione tra individuo e macchina?
Esiste una linea di demarcazione tra individui?

Esiste una centralità?
Un’originalità?

Siamo alieni in un sistema che non prevede somme (aggiunte) ma sottrazioni e individualità.

Siamo punti di vista in un caos fluido.






Installazione site-specific esposta presso Spazio 15, Brescia (BR)
durante la mostra personale “We are points of view in a fluid chaos”
a cura di Martina Pappalardo

Photo credits: Stefano Riboli